mercoledì 28 marzo 2012

“Il corpo che abito”

Maria Amalia Cangiano
legno imbottito e tessuti, cm. 80 x 68

“Ho scelto  la sagoma del corpo perché rappresenta quello che siamo e attraverso il corpo ho voluto raccontare momenti dell’esistenza dei ragazzi autistici. Il loro è un mondo chiuso, una bolla che non permette agli altri di entrare; entra la paura, il senso di abbandono. Qui ho voluto evidenziare l’aiuto, la comprensione, il sostegno, in modo da creare un piccolo prezioso varco per mettere in comunicazione i due mondi”. 


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